Di Gianmarco Pisa
Bozza
di statuto
Art.1 Denominazione e sede
E’ costituita l’associazione
denominata Centro Comunista di Documentazione, Ricerca e Formazione.
La sede nazionale del Centro Comunista
di Documentazione, Ricerca e Formazione è in………………via ……………………………. n……….
(valutare l'opportunità di
inserire in statuto con questa formulazione l'indirizzo della sede legale in
quanto una eventuale modifica richiederebbe l'attivazione della procedura della
modifica dello statuto)
Art.2 Caratteristiche generali
Il Centro Comunista di Documentazione,
Ricerca e Formazione (in seguito: Centro) è un’associazione a carattere
culturale, senza alcun fine di lucro, che svolge la sua attività in ambito
nazionale.
I suoi organi dirigenti sono eletti
democraticamente dagli iscritti.
Art.3 Programma, scopi e
finalità (proposta di revisione come segue)
1.
Il
Centro intende essere strumento di lotta all’anticomunismo, di riflessione
sull’esperienza del movimento comunista, di comprensione delle trasformazioni
intervenute e in atto nella realtà, di formazione di giovani e di intellettuali
organici alla classe lavoratrice. Questi obiettivi potranno essere raggiunti
sulla base del pensiero critico marxista come strumento scientifico di
interpretazione e cambiamento della realtà.
2.
Il
primo dei percorsi che il Centro dovrà intraprendere concerne una più
approfondita comprensione delle condizioni oggettive e soggettive in cui sono
state realizzate la rivoluzione bolscevica e l’esperienza di transizione verso
il socialismo nell’URSS. Particolare attenzione dovrà essere prestata alle
scelte innovative fatte anche dopo la morte di Lenin e fino alla
controrivoluzione krusceviana, avviata con il XX Congresso del PCUS e
proseguita nella deriva involutiva culminata con la disintegrazione del partito
e dello Stato sovietici
3.
L’approfondimento
dell’esperienza sovietica, pur nella sua complessa centralità, non esaurisce
l’interesse del Centro verso la storia complessiva del movimento comunista
novecentesco. Sarà determinante cogliere e valorizzare i successi, ma anche
individuare e comprendere le sconfitte e i limiti del socialismo sovietico,
mettendo particolare attenzione non soltanto ai tratti comuni, ma anche e
soprattutto alle diversità e alle peculiarità di ciascuna esperienza di
transizione al socialismo.
4.
Particolare
attenzione sarà dedicata, in tale chiave di lettura universalistica, alle altre
esperienze rivoluzionarie comuniste che hanno improntato di sé il secolo
scorso, tra cui quella cinese in tutte le sue contraddittorie articolazioni. Il contributo portato dal partito cinese sotto la
direzione di Mao, la svolta denghista e la centralità della Cina sulla scena
internazionale contemporanea, impongono un tale lavoro di
documentazione, di approfondimento, di dibattito.
5.
In
Italia il ruolo progressivo e la lotta dei comunisti sono stati rappresentati –
fino agli anni ‘60 in maniera pressoché esclusiva, successivamente in modo
ancora largamente maggioritario – dal PCI. Anche questa esperienza è stata
estremamente complessa e ha avuto le sue peculiarità. Il confronto e la ricerca
su questo fenomeno complesso – senza scivolamenti auto-assolutori e recuperi di
posizioni già sconfitte– può aiutare a trovare risposte alle attuali difficoltà
dei comunisti in Italia.
6.
Le
vicende storiche del movimento comunista non possono che essere inquadrate
entro un contesto materialistico e dialettico cui tutti gli avvenimenti vanno
ricondotti. Questo indirizzo di ricerca non dovrà perdersi nei meandri di un
“aggiornamento” del marxismo, tipico delle correnti di pensiero idealiste e
revisioniste, ma enucleare i concetti scientifici e rivoluzionari che il
marxismo e il leninismo ci mettono a disposizione per farne dei canoni
interpretativi della realtà odierna, senza schemi riduttivi e precostituiti. In
particolare, il lavoro del Centro dovrà essere orientato a discutere e
individuare, nell'epoca della mondializzazione, la dinamica delle
contraddizioni inter-imperialiste, il punto di arrivo della crisi economica e
le strategie militari, il modo in cui classi
lavoratrici e popoli possono riorganizzarsi e portare a termine vittoriosamente
la comune lotta per il comunismo.
7.
Tutti
i percorsi di ricerca e approfondimento che il Centro intraprenderà avranno nei
rispettivi sviluppi due ricadute irrinunciabili, volte a sconfiggere le idee e
la propaganda dell’anticomunismo dominante ed a diffondere la verità storica, i
valori e gli obiettivi del comunismo all’interno della classe lavoratrice e delle
masse popolari, nonché ad alfabetizzare e formare le nuove generazioni.
8.
Per sviluppare i propri percorsi di ricerca e
approfondimento,
il Centro si propone di acquisire elementi documentari e conoscitivi – da
banche dati remote o da realizzare all’interno del Centro – da porre a fondamento scientifico del lavoro da
svolgere.
Altrettanto necessario sarà organizzare e coordinare il
lavoro in specifiche commissioni nazionali, così come sarà opportuno riferire al
Centro le iniziative locali, in modo da favorire collaborazioni e ricondurre ad
unità l’impegno di tutti i compagni.
9.
è esigenza
del Centro quella di accompagnare il proprio lavoro con una produzione
editoriale che
sia strumento di lavoro – informazione e documentazione, dibattito e formazione
– all’interno del Centro e mezzo irrinunciabile per allargare l’influenza e le
collaborazioni del Centro con altri compagni e soggetti organizzati e, dunque,
per condividere, enfatizzare e moltiplicare i risultati positivi che il Centro
saprà realizzare.
10.
Infine,
saranno individuate e organizzate materialmente le forme che tutto il lavoro
del Centro dovrà concretamente avere: fattori decisivi in questo senso saranno
la strutturazione delle iniziative di lavoro e, ancor più, la diffusione
sistematica dei materiali prodotti.
Art.4 L’iscritto (rivisto come segue)
Il Centro è aperto a chiunque ne
condivida programma, scopi, finalità e statuto, manifestando l'intenzione
all'adesione mediante il pagamento della quota sociale annuale, fissata per la
tessera.
L’assemblea degli iscritti stabilisce
annualmente le quote di adesione per l'anno sociale seguente.
La consegna o
l’invio della tessera è da intendersi anche quale atto di ammissione da parte
del Centro.
Art.5 Diritti e doveri
dell’iscritto. Sanzioni.
Tutti gli iscritti hanno diritto di
partecipare ed intervenire attivamente, sia alle iniziative esterne del Centro,
che alla sua vita interna, di eleggere ed essere eletti negli organi collegiali
dello stesso.
Tutti gli iscritti hanno il dovere di
collaborare per la realizzazione del programma, degli scopi e delle finalità
del Centro, contribuendo finanziariamente attraverso il pagamento della quota
annuale.
Comportamenti contrari al programma ed
alle finalità del Centro, che possano portare pregiudizio all’immagine o al
patrimonio dello stesso, potranno comportare l’allontanamento dell’iscritto.
Il provvedimento motivato viene
assunto dal Consiglio direttivo e comunicato all’interessato che può
impugnarlo, rivolgendosi all’Assemblea degli iscritti.
Art.6 L’Assemblea degli
iscritti
L’Assemblea approva il programma di
iniziative, il bilancio, fissa l’importo della quota sociale, elegge il
Consiglio direttivo, modifica lo statuto.
L’Assemblea degli
iscritti è composta da tutti gli aderenti al Centro, che sono in regola con il
pagamento delle quote sociali.
L’assemblea ordinaria si riunisce
almeno una volta l’anno, è convocata dal Consiglio direttivo, che invia per
tempo ad ogni iscritto l’ordine del giorno specifico degli argomenti da
discutere.
Le decisioni sono assunte a
maggioranza dei presenti.
Art.7 Il Consiglio
direttivo
Il Consiglio
promuove l’attuazione del programma del Centro attraverso iniziative proposte e
approvate dall’Assemblea,
promuove l’informazione e l’ampliamento del
Centro attraverso l’incremento del numero degli iscritti, amministra il
patrimonio presentandone annualmente rendiconto e bilancio all’Assemblea degli
iscritti.
Il Consiglio direttivo è composto
dagli iscritti eletti dall’assemblea nell’organo collegiale. Esso non ha un
numero predefinito di componenti ed esplica la propria attività dividendo fra i
suoi membri i compiti prefissati e coinvolgendo per la loro attuazione tutti
gli iscritti del Centro disponibili.
Il Consiglio Direttivo dura in carica
un anno e viene rinnovato dall’Assemblea degli iscritti.
Art. 8 Il Presidente
Il Presidente ha la rappresentanza
giuridica del Centro.
Il Presidente viene eletto a
maggioranza all’interno del Consiglio direttivo e dura in carica un anno.
Il Presidente convoca il Consiglio
direttivo, fissando preventivamente l’ordine del giorno.
Art. 9 Il patrimonio
Il patrimonio del Centro è costituito
dalle quote associative degli iscritti, da sovvenzioni e contributi di privati
o istituzioni locali, nazionali ed estere, da donazioni, lasciti e rendite di
beni mobili o immobili pervenuti al Centro a qualunque titolo.
Il patrimonio del Centro è utilizzato
per il funzionamento e lo svolgimento della propria attività. L’attività del
Centro non comporta fine di lucro individuale. E’ vietato, in particolare,
distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi,
riserve o capitale durante la vita del Centro, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla
legge. Eventuali
avanzi di gestione saranno interamente destinati al perseguimento degli scopi
sociali.
Art.10 Modifiche dello
Statuto e scioglimento del Centro
Le proposte di modifica al presente
Statuto, precedentemente presentate e discusse fra gli iscritti, devono essere approvate
dall’Assemblea a maggioranza qualificata dei due terzi dei presenti.
Lo scioglimento del Centro,
precedentemente proposto agli iscritti, è deliberato dall'assemblea con
voto favorevole di almeno tre quarti dei presenti.
In caso di
scioglimento il patrimonio verrà obbligatoriamente devoluto ad altra
associazione con finalità analoghe.
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